Primaticcio

Volevo morire o quasi. Dare una forma alla mia autocommiserazione, un peso senziente al mio dolore. Volevo essere l’unico responsabile di tutto il liquame, dimenticare qualsiasi tipo di legame tra me e il mondo che mi aveva deluso. Avevo comprato da Tesco la mia prima e ultima bottiglia di vodka. Ventitré anni gettati in pasto […]

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Rogoredo

Se vuoi ti do questa, dici al tossico che ti chiede soldi in cagnesco sbiascicato, è una barretta proteica già morsicata che sa di animale morto, e gli sorridi, consapevole che tra un dente e l’altro ti si sono conficcati dei frammenti di cioccolato sintetico, la trap nelle orecchie esalta solipsisticamente la beffa, il tossico […]

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Conciliazione

Sappiamo entrambi che non otterremo nulla di quello che vogliamo l’uno dall’altro, almeno cerchiamo di uscirne con decenza, ti dice lei al tavolino esterno dell’alimentari, all’angolo di quella stradetta afosa con le tapparelle delle finestre che avrebbero bisogno di essere ritinteggiate di verde bottiglia, o meglio scardinate e sostituite con qualcosa di meno vecchio, mi […]

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San Babila

Alla fine di te potrebbe non esserci niente, gli dici servendogli il caffè con la Monna Lisa tatuata sull’avambraccio sinistro e il bazooka sulle spalle, mentre il tratto della sua matita si ferma a metà del terzo arco a tutto sesto del prossimo bosco verticale, voglio dire, e gli giri la tazzina di centottanta gradi […]

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Romolo

Lei cavalcioni sopra di te, movimento circolare uniforme, finestra aperta ma tapparelle abbassate, non c’è aria condizionata, il monolocale è buio ma su un piano rialzato che affaccia direttamente sul viale, perciò dalle fessure entra la luce dei fari delle macchine che non si vedono, sembra di essere sospesi nel nulla circondati da un faro […]

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Famagosta

Lei ha scelto il morso del cane quindi, dici alla tipa in blu del pronto soccorso che ti apre la porta, abbiamo una zecca e un morso di cane in coda aveva urlato poco prima una segretaria obesa in corridoio, la dottoressa però non accenna al minimo sorriso dietro la mascherina, prego, dice, e ti […]

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Bande Nere

Alle tue spalle le porte automatiche restano bendate di luce qualche secondo, dentro la metro non c’è nessuno, davanti a te la prima cosa che vedi sono degli uccelli neri disegnati su un sottilissimo monolite trasparente, gli uccelli separano il sottoterra dal cielo, che svanisce in striscioline stratificate blu tipo ultimo brandello di pastello a […]

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Gerusalemme

Tatuati pure questa chat sulla tua pelle profumata così ti ricordi di quanto sei pazzo, freccina blu, inviato, vorresti cancellare quel profumata con il bianchetto, e anche quel tua, ma la Apple ancora non offre questa opzione, eppure dovrebbero essere abbastanza smart da capire che a dire le cose si sbaglia in fretta, specialmente con […]

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Porta Genova

Il prato comincia a tremare, non solo i fili d’erba sotto i tuoi calzini bianchi postcorsa da studentello figlio di papà, vibrano anche le foglie degli alberi, iniziano a vibrare quelle più piccole, che si aggrovigliano sull’aquilone azzurro perso da qualche bambino alla tua sinistra, e poi i rami e anche le foglie più grandi, […]

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Tonno in scatola

Prendi la scatoletta di tonno e te la premi sul cuore, sì, è il posto giusto, stendi il rotolo di scotch fra te e lo specchio, sotto l’uniforme da lavapiatti sembrerà un pettorale gonfiato con metodico esercizio e non la pausa pranzo esclusa dal contratto, perché i piatti non si lavano da soli, hanno bisogno […]

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